Gioielli & Bigiotteria

La storia dei gioielli è una storia secolare, che abbraccia mondi e culture diverse. Dagli antichi egizi, in cui l'oro rappresentava le più alte divinità, al XIX secolo, periodo in cui si assiste alla creazione di ornamenti preziosi nati da una commistione di stili, che arriva fino all'Italia di oggi, considerato il paese con la maggiore produzione di gioielleria a livello mondiale.

La storia dei gioielli è strettamente legata a quella dell'oro. Durante la quarta dinastia (2500 a.C.), in Egitto si inizia a fondere il metallo. L'oro diventa da subito il simbolo terreno e più esclusivo del dio del sole. Nei secoli, l'oro è diventato il metallo nobile per eccellenza, proposto in forme e combinazioni con diverse pietre preziose.

La storia dei gioielli d'oro continua nel Medioevo, momento in cui si assiste ad una fiorente produzione di oggetti artistici, che riportano luce e bellezza, dopo il periodo di grandi carestie che avevano segnato l'inizio del Trecento. Ragione per cui, i gioielli prodotti nel Medioevo sono rappresentati da simboli religiosi e d'amore.

Con le conquiste spagnole del XVI secolo, la cultura delle tribù native americane comincia a subire l'influsso dei conquistadores spagnoli. L'arte del gioiello, però, resiste a questo cambiamento, con le sue famose piume, conchiglie e legno a farla da padrone. I gioielli dei nativi americani sono da sempre sinonimo di pietre e gemme usate grezze.

Lo stile floreale dell'Art Nouveau si affaccia a cavallo tra l'Ottocento e il Novecento. Tra fibbie d'argento dorate e forme che si rifanno al mondo della natura, i gioielli Art Nouveau rappresentano ancora oggi un tripudio di linee sinuose ed elementi delicati, ispirati appunto a flora, fauna e forme femminili dall'aspetto sofisticato.

L'esposizione internazionale delle arti decorative e industriali moderne, tenutasi a Parigi nel 1925, è la ragione per cui parliamo di Art Deco. Le forme e le combinazioni di colore si realizzano in un connubio futurista di pietre preziose, quali zaffiri, smeraldi e rubini, incastonati o semplicemente fusi nella struttura di orecchini, bracciali e collane.

Negli anni '90 si comincia a parlare di gioielli non preziosi come di oggetti desiderati da donne e uomini, a prescindere dall'estrazione sociale. Se i bijoux nascono come risposta alla crisi economica, come oggetto perfetto per i grandi magazzini, col passare degli anni, si arriva fino ai giorni nostri, caratterizzati principalmente da classe e minimalismo.

Quando si parla di oreficeria, ci si riferisce non solo alla lavorazione dell'oro, ma anche ad altri metalli preziosi quali argento e platino.

La lavorazione di questi metalli preziosi, per la produzione di gioielli, avviene attraverso diverse tecniche, che dipendono non solo dal tipo di metallo; il tipo di gioiello da produrre, infatti, richiede una precisa lavorazione, che può andare dal cesello alla filigrana delle fedi sarde.

Che si tratti di collane, bracciali, orecchini o anelli, i gioielli da donna in oro, argento o platino sono legati soprattutto – nell'immaginario comune – ad eventi e momenti particolari della vita di una donna; dalle fedi nuziali in oro agli anelli solitari.

Impegnativi da portare, per il valore intrinseco del materiale, questi gioielli sono diventati col tempo degli accessori di lusso di cui è bene conoscere la composizione prima dell'acquisto. La percentuale di oro, argento e platino in ciascun gioiello non è sempre la stessa.

Quando si parla di bigiotteria, si fa riferimento alla produzione di accessori in materiali diversi: metallo, plastica, vetro, ceramica e legno, tra i più comuni.

Conosciuta anche col nome di gioielleria di scena, la bigiotteria nasce appunto negli anni '300 del Novecento, come risposta alla necessità di creare dei gioielli per il cinema che avessero la stessa bellezza e complessità di quelli preziosi.

Dalla città di Provence (Rhode Island) ai giorni nostri, il passo è breve. Oggi, le donne di tutto il mondo hanno almeno un oggetto di bigiotteria da indossare tutti i giorni, in maniera non troppo impegnativa, soprattutto se paragonati a collane e bracciali in oro.

Orecchini, ciondoli e anelli, sono diventati alcuni tra i bijoux preferiti dalle donne di tutte le età, anche grazie a prezzi spesso più contenuti delle loro versioni in metalli preziosi. La mancanza di un valore intrinseco, spesso, rende questi gioielli poco ambiti come regalo.

I gemelli, un tempo chiamati bottoni di manica, rappresentano oggi il gioiello maschile per eccellenza, e in particolare dell'uomo che ama l'eleganza e i piccoli dettagli.

Erroneamente assocciati in maniera esclusiva all'abito da uomo elegante, i gemelli da polso devono la loro fortuna al mondo dello sport. In particolare, gli sportivi di Tennis e Golf sono stati i primi a completare il loro abbigliamento d'élite con questi preziosi oggetti.

Disponibili in svariate tipologie (a nodino, a catena o a barretta, tra gli altri), i gemelli da polso sono un must per vaalorizzare un abito da cerimonia o semplicemente per chiunque preferisca indossare una camicia con polsini alla francese.

Se un diamante è per sempre, l'uomo preferisce fare affidamento sulla funzionalità dei gemelli da polso, i quali, attraverso le diverse forme o simboli in essi raffigurati, sono diventati ufficialmente l'accessorio maschile più rappresentativo.

Se le cravatte resistono ancora, tra gli oggetti più regalati e ambiti dagli uomini, i fermagli (o fermacravatta) iniziano a farsi strada come accessorio di moda.

Riprendendo la funzionalità dei gemelli da polso, anche i fermagli combinano l'utilità, in questo caso di fissare la cravatta, ad un aspetto più ornamentale, che conferisce ulteriore eleganza o professionalità al proprio aspetto.

Disponibili in materiali diversi, spesso in acciaio inossidabile, oro o argento, i fermacravatta sono gioielli che non passano mai di moda, da utilizzare in momenti ed eventi particolari, data la loro esclusività e la necessità di una cravatta.

Dal fermacravatta etnico a quello classico in argento placcato, questi gioielli rappresentano una dichiarazione di stile precisa; l'attenzione per i dettagli, la cura dei particolari, il carattere di un uomo che non lascia niente al caso.